Ci sono parole e frasi che sembrano quasi magiche…

Se ti dico la parola “successo” che cosa ti viene in mente?

Oppure se ti dico la parola “gioia” che cosa succede nella tua mente?

O ancora, se ti dico la frase “il successo della tua attività dipende anche da una buona gestione del marketing”, sei d’accordo con me?

Le scatole vuote

Ci sono parole che funzionano come scatole vuote, prive di senso specifico se non quello che ognuno di noi assegna loro.

Quindi se parlo di “successo” ognuno e ciascuno di noi avrà una diversa concezione di cosa sia per lui la gioia.

Per qualcuno può essere lo scudetto della squadra del cuore, per un altro la conquista della vetta del Monte Rosa, per qualcuno potersi permettere un Audemars Piguet e via così…

Le pile di scatole

Se io inserisco queste parole in un discorso a sua volta privo di specificità il risultato che ottengo è qualcosa ti la frase dell’inizio:

“il successo della tua attività dipende anche da una buona gestione del marketing”

Come puoi essere in disaccordo con questa affermazione?

E quindi finisci per essere d’accordo con me anche se non sai bene:

  • cosa intendo per successo;
  • di che attività;
  • cosa voglio dire con buona gestione;
  • cosa comprendo nella definizione di marketing.

Tutte queste specifiche le hai messe tu, mentre leggevi la frase, e quindi il successo è quello che intendi tu, per la tua attività (o quella che hai in mente) mettendo in campo quella che ritieni una buona gestione di ciò che tu ritieni sia il marketing…

In definitiva sei d’accordo con me… perché sei d’accordo con te stesso…

Un effetto collaterale

Ma torniamo alla parola “gioia”, come per “successo” per ognuno di noi ha un significato diverso.

Ma c’è dell’altro, nel momento in cui il nostro cervello va a cercare il nostro significato di “gioia” sfoglia il catalogo delle gioie che abbiamo vissuto fino a trovare quella giusta.

Tutto questo operazione, che avviene in pochissimi istanti, si chiama ricerca transderivazionale.

Cosa succede quando pensi a un momento di gioia?

Ti sentirai gioioso! Sentirai la gioia nascere in te.

Quindi, utilizzando le parole giuste, nelle frasi giuste noi possiamo generare le emozioni che desideriamo e creare consenso verso quello che stiamo dicendo.

Quanto può essere utile?

Questo tipo di linguaggio ha un nome specifico, Milton Model, e può essere appreso in un corso Licensed NLP Practitioner.

La pubblicità, la politica (quella fatta bene), il marketing in generale ne sono pieni perché il consenso e il giusto stato emotivo sono strumenti molto potenti.

Qualche esempio:

  • Yes We Can
  • Make America Great Again
  • Think Different
  • Liberté Egalité Fraternité
  • Life Tastes Good
  • Perché io valgo

E questo parlando solo di slogan o claim pubblicitari.

Pensa di poter scrivere la tua presentazione aziendale, il tuo sito internet, la presentazione dei tuoi prodotti o servizi in modo tale che suscitino le giuste emozioni e consenso…

E i contenuti???

Lo so, lo so!!!

Ora potresti essere sul punto, o anche oltre, di pensare: «Si ma poi ci vuole la sostanza!!!».

Certo!

Su quella bisogna lavorare con la stessa attenzione ma c’è anche da dire che probabilmente sarà più facile entrare nel dettaglio nel momento in cui il nostro leads/potenziale cliente sia già con il giusto approccio nei nostri confronti.

Gualtiero Tronconi