Come costruire team efficaci e coesi? Team che ti consentano di ottenere i risultati che desideri?

Quando si parla di team building, si parla inevitabilmente anche di leadership.

Le più accreditate teorie sulla Leadership  (Vedi: Ken Blanchard – La leadership per l’eccellenza; Robert Dilts – Coaching e Leadership)  dicono che le persone ti seguono efficacemente se lo fanno perché lo vogliono e non perché devono.

Le più accreditate teorie sul Team Building pongono l’accento sulle disfunzioni di un team, e quindi, specularmente, sulle caratteristiche di un team altamente performante  (Patrick Lencioni – Le cinque disfunzioni di un team).

Sulla base di queste teorie e della nostra esperienza pratica all’interno delle aziende, delle organizzazioni, dei gruppi di lavoro e delle famiglie, ci sentiamo di dire che esistono alcune condizioni per:

  • far si che le persone ti seguano volontariamente e quindi efficacemente;
  • per creare un team di persone coeso, efficace ed efficiente.

La prima condizione affinché le persone ti seguano volontariamente

È un po’ come se tu chiedessi a un amico di fare un viaggio con te; perché acconsenta, deve sapere da dove si parte, condividere la meta finale ed essere d’accordo sul percorso, sulle tappe, i tempi e mezzi di trasporto.

Questo comporta il fatto che, oltre a proporre una meta accattivante (Vision), dovrai condividere tutte le informazioni rilevanti e il potere decisionale.

La condivisione delle informazioni, in effetti, è il luogo di nascita della sinergia per due ordini di motivi:

  • il primo: anche persone intelligenti, in mancanza di informazioni, rischiano di prendere decisioni stupide;
  • il secondo: quando le persone hanno tutte le informazioni rilevanti e partecipano attivamente al processo decisionale, è molto più probabile che agiscano volontariamente sulle decisioni prese.

La seconda condizione affinché le persone ti seguano volontariamente

Dovrai allineare gli obiettivi della tua azienda o della tua organizzazione con quelli dei tuoi collaboratori.

Il che significa che dovrai fare in modo che i tuoi dipendenti e collaboratori, attraverso il loro lavoro in azienda, possano raggiungere i propri obiettivi personali e professionali e soddisfare le proprie esigenze.

La terza condizione affinché le persone ti seguano volontariamente

Per poter allineare gli obiettivi dovrai conoscere i tuoi dipendenti e i tuoi collaboratori, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista personale.

Questo non significa che tu debba essere il loro miglior amico, ma semplicemente che ti devi accertare di conoscere i loro bisogni e le loro aspettative

La quarta condizione affinché le persone ti seguano volontariamente

La quarta condizione è che tu comunque ti prenda cura della relazione con le tue persone.

Robert Dilts, sempre nel suo bellissimo libro “Coaching e Leadership” dice: «Se vi prendete cura delle relazioni, i compiti si prendono cura di sé».

Ma non basta!

Tutto questo crea le condizioni necessarie affinché le persone possano davvero seguirti volontariamente ed efficacemente, ma non è ancora sufficiente per generare un team coeso e orientato ai risultati.

Le cinque disfunzioni di un Team

Patrick Lencioni, uno dei massimi esperti di Team Management, dice che le disfunzioni di un team, ciò che impedisce a un team di essere tale, sono:

  • la mancanza di fiducia;
  • la paura del conflitto;
  • la mancanza di impegno;
  • l’elusione di responsabilità;
  • la disattenzione ai risultati.

Lencioni sostiene anche che ognuna di queste disfunzioni è prodotta da quella precedente. Per esempio, la paura del conflitto è causata dalla mancanza di fiducia.

Dalle osservazioni di Lencioni, fondate su di una lunga e specifica esperienza pratica, possiamo desumere le condizioni necessarie a creare un Team performante, che non saranno altro che l’opposto delle disfunzioni:

  • la fiducia;
  • la disponibilità al confronto e alla condivisione delle informazioni;
  • l’impegno;
  • l’assunzione di responsabilità;
  • l’attenzione ai risultati.

Ma andiamo con ordine.

Le caratteristiche di un team efficace e coeso: la fiducia

La creazione di fiducia comincia dal leader. Dovrai:

  • essere congruente, “camminare su quello che dici”;
  • essere vulnerabile; non “perfetto”, ma “umano”, mostrarti per quello che sei, con i tuoi punti di forza e le tue debolezze.

Tutto questo, non solo crea un senso di sicurezza, non solo crea fiducia verso di te, ma contribuisce a creare un “clima di fiducia”, un clima che incoraggi anche gli altri a non aver paura di mostrare le proprie debolezze e a riconoscere i propri errori. Condizione indispensabile, per esempio, a evitare “scarichi di responsabilità”.

Le caratteristiche di un team efficace e coeso: il sano confronto

Quando manca la fiducia, accade che le persone generino conflitti inutili o, all’opposto, temano il conflitto al punto da evitare anche il “confronto produttivo”, e quindi lo scambio di informazioni, il riconoscimento dell’errore, l’assunzione di responsabilità, la reciproca correzione di comportamenti non corretti o la reciproca correzione dell’errore.

Puoi facilmente immaginare come, la mancanza di confronto produttivo, possa quindi rallentare i processi e peggiorare la qualità dei risultati.

Le caratteristiche di un team efficace e coeso: l’impegno

Quando manca il confronto, manca inevitabilmente anche l’impegno.

Mancando il confronto infatti, manca la condivisione delle informazioni e quindi le persone tenderanno a non sentirsi coinvolte e responsabili verso le decisioni prese.

Le caratteristiche di un team efficace e coeso: l’assunzione di responsabilità e l’attenzione ai risultati

Quando manca l’impegno, le persone tendono naturalmente a eludere le responsabilità e di conseguenza a essere disattente ai risultati.

Come costruire team efficaci e coesi

Quindi, per ottenere fiducia, confronto, impegno, responsabilità e attenzione ai risultati, così da costruire team efficaci e coesi, non è sufficiente fare “team building” nel modo tradizionale, e cioè limitarsi a portare il team a condividere momenti ludici o di collaborazione al di fuori delle mura aziendali.

Bisogna invece:

  • creare, come abbiamo già visto, la giusta “cultura” aziendale;
  • coinvolgere il team in un processo di coaching che, attraverso domande che ispirino a una riflessione pratica e calata nella propria realtà lavorativa, renda le persone “consapevoli” e quindi “responsabili”.

Stiamo parlando di una cultura aziendale e di un processo che porti le persone spontaneamente a dire:

  • «So dove sono»
  • «So dove voglio andare»
  • «So che il percorso scelto è il migliore possibile, date le circostanze»
  • «Mi sento libero di esprimermi, di dare il mio contributo, di correggere i miei colleghi e anche di sbagliare»
  • «Sono consapevole dei vantaggi, aziendali, di gruppo e personali, del lavorare in sinergia con i miei colleghi»
  • «So esattamente cosa deve accadere affinché tutto ciò accada»

Una volta fatto questo, allora si che far condividere momenti ludici funziona anche sul lungo termine.

Nella nostra esperienza, quando tutte queste condizioni si verificano, la forza del team diventa inarrestabile e i risultati prodotti sono sorprendenti.

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Paola Velati