La risposta alla domanda “come dare feedback nel modo giusto” è una risposta importante, perché il feedback è un aspetto essenziale per poter lavorare efficacemente in team, o potremmo dire, per poter lavorare efficacemente, punto!

Ciononostante, nella nostra esperienza come business coach, abbiamo avuto spesso modo di notare quanto sia difficile per le persone tanto darlo quanto riceverlo.

Di conseguenza, spesso si evita di dare feedback, soprattutto quando è più necessario, e cioè quando c’è qualcosa da “correggere”.

Le conseguenze della mancanza di feedback

La mancanza di feedback produce delle gravi conseguenze, tanto per gli individui quanto per il team e l’organizzazione:

  • La prima conseguenza consiste nel rallentamento della crescita e del migloramento delle persone e dei processi e questo, come è ovvio che sia, produce un impatto sui risultati desiderati.
  • Una seconda conseguenza consiste in un clima non ideale per il sano sviluppo delle dinamiche di un team.

Crea una cultura condivisa del feedback

L’obiettivo dev’essere che il feedback diventi parte della cultura di un team.

Per far sì che ciò avvenga, tutti i membri del team devono sviluppare una cultura e una comprensione condivisa di cosa sia il feedback e del perché sia così importante.

In mancanza di questa cultura condivisa, sarebbe difficile creare l’impegno necessario affinché il feedback diventi una costante nel lavoro delle persone.

Come al solito, quando si parla di quida, di persuasione e di team management, l’ideale è coinvolgere i membri del team nella definizione del significato del feedback e della sua importanza.

E, come al solito, il modo migliore di farlo, sono le domande:

  • Che cosa significa feedback per te?
  • Qual è il valore del feedback, tanto per la persona quanto per il gruppo?
  • Come vorresti che ti venisse dato il feedback?
  • Come ti sentiresti a tuo agio nel dare un feedback, anche correttivo?

Nonostante tu voglia sollecitare le risposte dai membri del tuo team, è altresì importante che tu abbia le idee chiare su come dare feedback nel migliore dei modi.

I “problemi” del feedback correttivo

Spesso capita che quando si vuole correggere qualcuno, lo si faccia nel modo sbagliato e gli errori più spesso commessi sono i seguenti:

  1. Fai un’affermazione.
  2. L’affermazione è o viene percepita come un giudizio sull’identità.
  3. Utilizzi un linguaggio astratto.
  4. Ti riferisci a quello che non vuoi.

Ti faccio un esempio pratico. Immagina che un tuo collaboratore venga da te con un nuovo progetto. Il nuovo progetto è anche interessante ma ha dei costi che non stanno ne in cielo ne in terra e che sono del tutto al di fuori della partata dell’azineda.

Immagina ora di dare il tuo feedback in questo modo:

  1. Fai un’affermazione: «È un progetto ridicolo! Non sta in piedi».
  2. Il giudizio rischia di essere percepito sull’identità: se il mio progetto è ridicolo, io sono ridicolo.
  3. Il linguaggio è astratto e quindi, in questo caso, giudicante.
  4. Ti riferisci a quello che non vuoi e cioè al fatto che il progetto non sta in piedi.

La soluzione

Come è ovvio che sia, la soluzione è fare l’opposto di ciò che crea il problema. Perciò, dovrai:

  1. Fare una domanda.
  2. Evitare giudizi, soprattutto sull’identità e giudizi che possano essere percepiti sull’identità.
  3. Usare un linguaggio specifico.
  4. Riferirti a ciò che vuoi.

Perciò, tornando all’esempio di cui sopra, il tuo feedback potrebbe diventare: «In che modo puoi rendere questo progetto economicamente sostenibile?»

Il Feedback positivo

Anche dare un feedback esclusivamente positivo non è cosa per nulla scontata, perché spesso le persone vengono lodate in modo troppo generico e quindi poco efficace per due motivi:

  1. È meno credibile di un feedback specifico.
  2. Non fornisce informazioni sufficienti affinché le persone possano agire.

Anche in questo caso però la soluzione è molto semplice: aggiungi un “perché” alla tua lode.

Per esempio, considera la differenza tra “Sei stato elegante” e “Sei stato elegante perché sei rimasto calmo e composto quando Andrea ha sfidato ciò che stavi dicendo”.

Piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza.